Avevamo programmato le ferie in Bosnia ed Erzegovina, trekking sulle Alpi Dinariche.
Suonava bene, un’esperienza nuova ed elettrizzante.
Poi con il Covid, chissà se si passa, chissà se si torna, chissà la quarantena…
Boh, restiamo in Italia!
Sembrava quasi un po’ un ripiego.
Centro Italia che lo conosciamo poco. Chissà se troviamo qualcosa che ci possa piacere. Compriamo una guida sull’Abruzzo che ci attizza subito un sacco. O l’autore la scrive molto bene, o la regione e’ caruccia forte!
Partiamo con il nostro Caddy camperizzato, tenda maggiolina sul tetto per poter dormire ovunque sia consentito, cucina in coda per poter cucinare ciò che la regione ci offrirà.. e via!
Sbarchiamo nella zona dei Monti della Laga, lago di Campotosto. Sbam! Una sberla così forte non ce l’aspettavamo! Una bellezza così ma perché non lo sapevamo che ci fosse?
Ci siamo goduti dei giorni stupendi, macinato quasi 10.000 metri di altitudine in boschi, tratturi, creste, vette, pizzi e ovviamente altrettanti in discesa.
Piagato i piedi e sfinito i muscoli, dormito a 2000 mt nel cuore dei monti, lavati nelle fresche e abbondanti acque, incontrato pastori, greggi, mandrie di mucche e cavalli.
Vita allo stato puro!
Abbiamo toccato anche la Maiella e il suo Monte Amaro, il Gran Sasso splendido e duro ma un po’ troppo affollato per noi ( un po’ più solitarie le vie ferrate) e poi niente, siamo tornati a finire i nostri giorni di ferie sui monti della Laga, sopra ad Amatrice.
Al valico di Annibale abbiamo avuto l’onore di presenziare, domenica 22 agosto, alla cerimonia del CAI di Amatrice che rimpiazzava i segnavia usurati e abbattuti dal tempo.
CAI Amatrice, 3.36 del 24 agosto 2016.
Un brivido cupo da un lato, un messaggio di vita, di resilienza e voglia di andare avanti, dall’altro.
Una sensazione di gioia e solennità che ha coinvolto anche noi che su quel valico, sabato notte avevamo chiuso gli occhi ammirando le stelle infinite e ci siamo risvegliati la mattina con il trotto dei cavalli liberi che sfioravano la nostra tendina.
In queste due settimane di ferie ci siamo immersi in un mondo magico e tremendamente concreto, nella durezza della Montagna e nella sua immensa bellezza. Abbiamo riempito i cuori e le nostre menti di mille nuove idee, mille abbinamenti di colori e forme che la Natura ci ha proposto con semplicità, abbiamo ordinato nuovi cordini e nuovi colori per dare forma a questa ricchezza di stimoli..
A breve la nostra nuova collezione Mission Elements in onore della Natura e della forza straordinaria dei suoi mille elementi..